giovedì 28 marzo 2024

Non avere paura del perdono

 







Ognuno di noi come Gesù, può dirsi o sentirsi tradito, ferito nell'amore. Almeno una volta nella vita ha sicuramente provato questo dolore profondo o lacerante.
Come uscirne da questa o queste ferite? Non c'è magia e neanche scorciatoie ma verità nel guardare il proprio dolore, accoglierlo con pazienza e fare una scelta: non restituire il male, ma bene per il male.

Eh... Sembra di morire ma in realtà è un rinascere dall'alto. Si... parole belle ma poi?
È una scelta di vita, è sempre una scelta se ci domandiamo chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare.
Il Paradiso è luogo di perdono e di verità.
Allora partiamo da una base: tutti noi esseri umani siamo assetati e affamati d'amore e tutti fragili, perciò è facile ferire soprattutto quando non si capisce.
E quale frase dice Gesù nostro Fratello e nostro Signore? Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno.
Se nella nostra vita abbiamo fatto esperienza della vicinanza di Gesù per noi, avremo la volontà di seguirlo e scegliere di dare un po' d'amore ai tanti affamati o assetati d'amore. 

Questo nuovo sguardo, questo nuovo cuore, questa nuova vita è possibile solo se Uniti a Cristo.

Iniziamo con l'umiltà del Sacramento della Riconciliazione (confessione), proseguiamo con il Sacramento della Comunione ecc... Sembra un elenco ma in realtà è cibo vero per il nostro cammino!  Cammino! 

Per fare tutto ciò occorre però desiderio di Dio.

Se avete desiderio siete innamorati e Lui ha bisogno di innamorati.

lunedì 25 marzo 2024

Medjugorie messaggio del 25 Marzo 2024

 Cari figli!


In questo tempo di grazia pregate con me affinché il bene prevalga in voi e intorno a voi.


In modo speciale , figlioli, pregate uniti a Gesù sulla Sua via Crucis.


Mettete nelle vostre preghiere questa umanità che vaga senza Dio e senza il Suo amore.


Siate preghiera, siate luce e testimoni per tutti quelli che incontrate, figlioli, affinché Dio misericordioso abbia misericordia di voi.


Grazie perché avete risposto alla mia chiamata.


25 Marzo 2024



Medjugorje – Messaggio della Regina della Pace – 25 Marzo 2024


domenica 24 marzo 2024

Vita, quella vera









 Un tempo il mio cuore in preghiera ardeva come fuoco .

Un fuoco che brucia dentro.
Qualcosa a cui non si può resistere, brucia dentro e tutto viene trasformato, cambiato, purificato. L'incontro con il Signore della Vita cambia tutto e tu ardi d'amore!  Così ogni preghiera è fiamma verso  il Cielo, ogni respiro e gesto è ricerca di ritorno alla propria origine come se l'anima abbia trovato la sua paternità e solo lì vuol ritornare.
Via, Verità e Vita, è Dio buono e generoso che mi ha donato la Sua vita.
Egli mi ha chiamato per nome ed io ho scoperto di essere figlia d'amore del Padre della gioia.

Ed è così che il mio cuore è pian piano coinvolto fino in fondo nel vivere e condividere la vita con tutta me stessa.
Vivere fino in fondo.



Rifletti: Gesù ci ha servito l'amore, se stesso! ed entusiasmi a parte di un bel  momento, quanto  si è sentito solo, abbandonato, umiliato? ( "Uomo dei dolori che ben conosce il patire") Quante volte ha teso la mano per curare qualcuno? quanto bene da quelle mani! e quante invece avrebbero voluto prenderlo per gettarlo nel burrone? È esperienza anche nostra perché in fondo solo Dio può darci quel grande amore a cui la nostra anima anela? Oppure è esperienza di unione con Gesù sulla terra?
Lui le sue mani le ha date fino in fondo, si è lasciato trapassare dall'amore vivendo fino in fondo con passione per noi.



La morte è gelida ma Dio è come fuoco ed ora c'è la grazia della Sua compagnia che ci accompagna e ci rende sorella o fratello della sua passione per la Vita, quella vera.
Anche se di quella meravigliosa fiamma ci sono ora solo scintille come stelle nella notte ma di una notte limpida.

lunedì 18 marzo 2024

Medjugorie messaggio del 18 Marzo 2024

"Cari Figli, per l’amore misericordioso di Dio  sono con voi. E per questo, come Madre, vi invito a credere nell’amore. L’amore che è comunione con mio Figlio. Con l’amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori affinché conoscano mio Figlio e lo amino. Figli miei l’amore fa sì che mio Figlio con la sua grazia illumini i vostri cuori, cresca in voi e vi dia la pace. Figli miei, se vivete l’amore, se vivete mio Figlio avrete la pace e sarete felici. Nell’amore è la vittoria.

Vi ringrazio”


 #MEDJUGORJE : MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE A #MIRIJANA - 18/3/24

sabato 16 marzo 2024

La Speranza


 abbiamo anche un’altra immagine della speranza – in un certo senso opposta alla precedente – e cioè la vela. Se l’ancora è ciò che dà sicurezza alla barca e la mantiene ferma tra le onde del mare, la vela è ciò che la fa muovere e avanzare nel mare. È davvero come una vela che raccoglie il vento e senza rumore lo trasforma in una forza motrice che trasporta la barca sulle acque. Come la vela, nelle mani di un buon marinaio, è in grado di sfruttare qualsiasi vento, da qualsiasi direzione spiri, favorevole o sfavorevole, per muovere la barca nella direzione desiderata, così fa la speranza.


Innanzitutto la speranza ci viene in aiuto nel nostro personale cammino di santificazione. La speranza diventa, in chi la esercita, il principio stesso del progresso spirituale. Essa è sempre all’erta per scoprire nuove “occasioni di bene” realizzabili. Perciò non permette di adagiarsi nella tiepidezza e nell’accidia. La speranza è l’esatto contrario di ciò che a volte si pensa. Non è una disposizione interiore bella e poetica che fa sognare e costruire mondi immaginari. Al contrario, è molto concreta e pratica. Passa il suo tempo mettendoti sempre davanti compiti da svolgere.


Quando in una determinata situazione non c’è assolutamente nulla da fare – dice il filosofo Kierkegaard, in uno dei suoi discorsi edificanti- , allora, sì, sarebbe la paralisi e la disperazione. Ma la speranza scopre sempre che c’è qualcosa che si può fare per migliorare la situazione: lavorare di più, essere più obbedienti, più umili, più mortificati. Quando sei tentato di dire a te stesso “Non c’è più niente da fare” (è ancora Kierkegaard che ci parla), la speranza si fa avanti e ti dice “Prega!” Tu rispondi “Ma ho pregato!” e lei “Prega ancora!” E anche quando la situazione dovesse diventare talmente dura, che non sembra ci sia davvero più nulla da fare, la speranza ci indica comunque un compito: resistere fino alla fine e non perdere la pazienza. Questi traguardi additati dal filosofo credente sono esigenti, se non addirittura eroici. È chiaro che essi non sono possibili per i nostri sforzi, ma solo per la grazia di Dio che ci viene in aiuto e non ci lascia mai soli.

Padre Raniero Cantalamessa 

domenica 10 marzo 2024

Riflessioni notturne

 Tu, in quel Getsemani hai sentito su di te lo sconforto dei miei peccati

Tu, puro e innocente, ora mi dici: 

"Guardami, ferito, sofferente, perché il peccato fa soffrire. 

Guardami mentre muoio, perché il peccato fa morire.

Guardami, i miei occhi ti amano ma se non riesci a guardarli li chiudo e tu allora guarda il mio cuore trafitto, 

Ho dato tutto per te, per salvarti.

Tu solo abbi fiducia nel mio amore, Io sono la vita ed ho vinto la morte

MTS

venerdì 8 marzo 2024

La forza della Donna

Il dolore, soprattutto quando è tanto ottiene un effetto quasi naturale di... Piegarci

Scoraggiarci

Schiacciarci.

La Madonna stava sotto la croce in piedi.

Lei non era piegata su se stessa, non si è lasciata piegare dal dolore ma sorretta dalla fiducia in Dio, stava in piedi. 

Lei non si è lasciata piegare dalla fatica della vita ma l'ha vissuta tutta, fino in fondo.


Questo pensiero vorrei dedicarlo alle donne, poiché credo fermamente che per grazia divina siamo portatrici di vita.

Rinunciare a questa bellezza e rinunciare ad essere quello che siamo equivale ad uscire dalla nostra natura,  rinunciando al sapore intenso della  vita. 

Questo sapore è anche impregnato del profumo della gioia vera che già si assapora qui. 

Donarsi è il vero amore


( L'altro ieri notte ero sveglia ed ho riflettuto e scritto)